Poco più di 2 milioni di abitanti, ma una cultura sportiva con pochi eguali a livello mondiale. E’ la Slovenia la regina dei Campionati del Mondo di Formula Kite, che quest’oggi, domenica 16 ottobre, hanno vissuto al Poetto di Cagliari una giornata conclusiva ad elevata spettacolarità che ha premiato Toni Vodisek, ventiduenne di Capo d’Istria dal presente e futuro assicurato. Daniela Moroz si è invece imposta tra le donne entrando ancor di più nella storia della disciplina Olimpica del kite: per la statunitense è il sesto titolo iridato.

VODISEK RE DEL POETTO. PIANOSI 5°, BOSCHETTI 9°
Sulla scia degli illustri connazionali, Luka Doncic (pallacanestro) e Tadej Pogacar (ciclismo), Vodisek è il nuovo giovane asso proveniente dalla Slovenia, un piccolo Paese capace di esprimere autentici fuoriclasse dello sport mondiale.

Dopo aver conquistato l’Europeo a Lepanto, in Grecia, Vodisek si è ripetuto al Sardinia Grand Slam di Cagliari. Una fresca candidatura per i Giochi Olimpici di Parigi 2024, dove il kite debutterà come disciplina a cinque cerchi. Vodisek si è lasciato alle spalle il singaporiano Maximilian Maeder e il francese Axel Mazella, a coronamento di una settimana di alto spessore tecnico. Maeder ha vinto la prima regata di finale, favorito da una caduta di Vodisek che lo inseguiva a breve distanza, e acciuffando lo sloveno a “-1” dalla medaglia d’oro. Nella seconda Toni ha chiuso i conti, liberando così la sua gioia che era rimasta contenuta e sobria dopo il successo continentale.

Noi sloveni sappiamo di essere un piccolo Paese – ha detto un raggiante Vodisek – e ci aiutiamo tutti, ci diamo una mano a vicenda: così riusciamo a diventare grandi. Ora speriamo che di andare così forte fino alle Olimpiadi. Il mio segreto? A casa mi amano tutti e ho un grande team. Un grazie speciale a Nico Parlier, che è in questi giorni mi ha dato una mano a farmi stare sereno e rilassato. Il duello con Maeder? Ieri ho detto a Max: ti voglio bene e se vinci vengo ad abbracciarti, ma se vinco io aspetto te”.

Nella prima regata della semifinale A, volando sui 13-17 nodi di scirocco, Axel Mazella aveva raggiunto in finale Vodisek e Maeder, capitalizzando con una vittoria il vantaggio acquisito fra qualificazioni e Medal Series. Theo de Ramecourt aveva fatto lo stesso, vincendo il testa a testa con Riccardo Pianosi nella prima prova della semifinale B: il marchigiano è caduto a poca distanza dall’arrivo. Gara compromessa in partenza invece per Lorenzo Boschetti, messo fuori gioco da una manovra (non contestata) di De Ramecourt. “Ce la siamo giocati io e Theo – le parole di Riccardo Pianosi, quinto assoluto – sono rimasto un po’ dietro. Ho provato in tutti i modi a infilarmi anche all’ultima strambata ma non ce l’ho fatta. Era un’impresa quasi impossibile, concludo il Mondiale senza rimpianti”. Nono posto finale per l’altro azzurro Boschetti.

DANIELA MOROZ METTE LA SESTA TRA LE DONNE
Partita, come da regolamento, con due vittorie nella finalissima, Daniela Moroz ha chiuso subito i conti nella prima regata davanti a Lauriane Nolot (caduta mentre era al comando), Ellie Aldridge e Katie Dabson. Sesto titolo per Moroz, che scherza sulla difficoltà nel conteggio: “Ora mi serviranno due mani, ma è decisamente un bel problema. Lauriane è stata velocissima alla partenza, ma io sono rimasta vicina abbastanza da sentirmi sicura di poter fare la mia mossa. La sua caduta mi ha facilitato il compito. Dedico il successo al mio team che ha lavorato tutto l’anno per preparare al meglio questo evento”, le parole della campionessa statunitense.

In precedenza, squalifica UFD nella prima regata di semifinale A aveva solo rinviato l’appuntamento di Ellie Aldridge con la qualificazione alla finale. La britannica ha escluso ogni altro rischio aggiudicandosi la seconda gara. Nella semifinale B la grande protagonista è stata Gaia Zukerman, che ha vinto due prove consecutive, approfittando di due cadute della favorita Katie Dabson e annullando di fatto il doppio vantaggio con la quale la britannica aveva iniziato la giornata. Ad appaiare le due, vincendo la gara 3 di semifinale B femminile, è stata l’australiana Breiana Whitehead. Dabson l’ha infine spuntata in gara 4 raggiungendo Moroz, Nolot e l’altra britannica Aldridge.

IL BILANCIO
Soddisfazione nelle parole del Presidente del CONI Sardegna Bruno Perra e dei responsabili dell’organizzazione, Giandomenico Nieddu, Presidente di GLE Sport, e Mirco Babini, numero uno di IKA, la Federazione Internazionale di Kiteboarding.

“Questo Mondiale è l’ennesimo evento meraviglioso che si è tenuto in Sardegna – ha dichiarato Bruno Perra. – Sono veramente orgoglioso del fatto che la Sardegna riesca ad organizzare manifestazioni sportive di spessore internazionale coinvolgendo sempre nuove Federazioni. Credo che il tutto sia particolarmente stimolante per le istituzioni e per i giovani che si avvicinano alla pratica sportiva”.

E’ stata una grande settimana, dove Cagliari ha dimostrato ancora una volta di essere una città perfetta per accogliere eventi sportivi di spessore internazionale. Oltre 300 persone per una quindicina di giorni hanno popolato la spiaggia del Poetto regalando spettacolo a tifosi e curiosi con le loro manovre sull’acqua. Il kite è uno sport in crescita, non a caso è stato inserito nel programma Olimpico di Parigi 2024 e Los Angeles 2028, e Cagliari è sempre di più un punto di riferimento a livello mondiale per la vela. Abbiamo avuto il merito di crederci una decina di anni fa e i risultati credo siano apprezzabili, non solo a livello sportivo ma dal punto di vista della promozione turistica, grazie alla poderosa copertura TV, e dell’indotto per il territorio”, il commento di Giandomenico Nieddu.

Come Federazione Internazionale di Kiteboarding – le conclusioni di Mirco Babini, presidente della IKA – siamo particolarmente soddisfatti per la riuscita di un evento. Dopotutto non avevamo dubbi: abbiamo scelto Cagliari perché crediamo in questa organizzazione e perché abbiamo delle condizioni del vento difficilmente ritrovabili altrove. In questa edizione il Mondiale ha incoronato Vodisek e Moroz, due grandi interpreti di questa specialità, due nomi che faranno parlare di sé anche ai Giochi Olimpici di Parigi 2024”.

Classifica DONNE
1. Daniela Moroz USA
2. Lauriane Nolot FRA
3. Ellie Aldridge GBR

Classifica UOMINI
1. Toni Vodisek SLO 
2. Maximilian Maeder SGP
3. Axel Mazella FRA